Efficacia dello screening basato su HPV per la prevenzione del carcinoma della cervice invasivo
In 4 studi randomizzati, lo screening per il carcinoma cervicale basato sul papillomavirus umano ( HPV ) è stato confrontato con lo screening cervicale basato sulla citologia.
I precursori del cancro erano l’endpoint in ciascuno studio.
Tuttavia, mancano stime dirette della efficacia relativa dello screening basato su HPV versus quello basato sulla citologia per la prevenzione del carcinoma invasivo in donne che si erano sottoposte a screening regolare, di fattori modificanti ( per esempio l’età ) di questa efficacia relativa e della durata della protezione.
È stato condotto uno studio di follow-up dei 4 studi randomizzati per valutare questi esiti.
Nello studio, 176.464 donne di età compresa tra 20 e 64 anni sono state assegnate in maniera casuale a screening basato su HPV ( braccio sperimentale ) o su citologia ( braccio controllo ) in Svezia ( Swedescreen ), Olanda ( POBASCAM ), Inghilterra ( ARTISTIC ) e Italia ( NTCC ).
Queste donne sono state seguite per una mediana si 6.5 anni ( 1.214.415 anni-persona ) sono stati identificati 107 carcinomi cervicali invasivi collegando screening, patologia e registri oncologici, con revisione in cieco dei campioni istologici o dalle cartelle cliniche.
Sono stati calcolati i rate ratio cumulativi e aggiustati per lo studio ( sperimentale versus controllo ) per incidenza di carcinoma invasivo della cervice.
Il rate ratio per il tumore invasivo della cervice in tutte le donne dal reclutamento al termine del follow-up è stato di 0.60, senza eterogeneità tra gli studi ( p=0.52 ).
L’identificazione di carcinoma cervicale invasivo è risultata simile tra i metodi di screening durante i primi 2.5 anni di follow-up ( 0.79 ), ma, in seguito, significativamente più bassa nel braccio sperimentale ( 0.45 ).
Nelle donne con un risultato negativo nello screening all’ingresso, il rate ratio è stato pari a 0.30.
L’incidenza cumulativa di carcinoma della cervice invasivo in donne con test negativo all’ingresso è stata pari a 4.6 per 10(5) e 8.7 per 10(5). Rispettivamente. a 3.5 e 5.5 anni nel braccio sperimentale e 15.4 per 10(5) e 36.0 per 10(5), rispettivamente, nel gruppo controllo.
I rate ratio non hanno mostrato differenze in base allo stadio del tumore, ma sono risultati più bassi per l’adenocarcinoma ( 0.31 ) che per il carcinoma a cellule squamose ( 0.78 ).
Il rate ratio più basso è stato osservato in donne di età compresa tra 30 e 34 anni ( 0.36 ).
In conclusione, lo screening basato su HPV ha fornito una protezione del 60-70% superiore contro i carcinomi cervicali invasivi rispetto a quello basato sulla citologia.
I dati da studi clinici randomizzati su ampia scala supportano l’inizio dello screening basato su HPV a partire dai 30 anni, e l’estensione degli intervalli dello screening ad almeno 5 anni. ( Xagena2014 )
Ronco G et al, Lancet 2014; 383: 524-532
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